La Corte dei Conti ha portato a termine un’indagine sull’utilizzo e la gestione delle risorse destinate dall’art. 33, comma 10, della legge n. 183/2011 al sostegno del settore dell’autotrasporto merci. Si tratta di incentivi che si sostanziano per lo più in rimborsi di spese correnti (sgravi sui contributi previdenziali, sgravi fiscali, credito d’imposta per le somme spese per il SSN, rimborso dei pedaggi autostradali, rimborso somme per l’utilizzo di navi) e che, ad opinione della Corte, hanno caratteristiche che “rischiano di connotare gli ingenti aiuti al settore quali misure passive di sostegno, ormai strutturali nelle dinamiche produttive, più che strumenti di sviluppo in ottica pluriennale di medio lungo termine. Il profilo di centralità della contribuzione alle spese correnti determina, inoltre, una vulnerabilità di alcune misure sotto il profilo della compatibilità con il diritto comunitario”. L’indagine, oltre a focalizzare l’attenzione sul rischio di “un eccessivo affidamento del settore sugli aiuti di stato quale componente strutturale del reddito”, sottolinea la necessità di interventi di semplificazione del quadro normativo di riferimento che risulta eccessivamente frammentato ed articolato.