È allo studio del Parlamento un progetto di riforma fiscale che dovrebbe prevedere l’implementazione di “forme di comunicazione e cooperazione rafforzata” volte a consentire un dialogo anticipato tra contribuenti ed Amministrazione Finanziaria.
In questa prospettiva, l’Agenzia delle Entrate ha invitato i “grandi contribuenti”, ovverosia i soggetti con ricavi superiori a 100 milioni di euro, ad aderire ad un progetto pilota di Cooperative Compliance (ispirato alle linee guida OCSE su tale tematica). Al fine di studiare forme di collaborazione tra le parti interessate dal rapporto tributario, è stato avviato tale progetto per verificare secondo quali schemi possa avvenire tra loro un corretto dialogo in fasi fisiologiche del rapporto tributario. Tale progetto è stato per ora riservato a società di grandi dimensioni che, di preferenza, facciano parte di un gruppo multinazionale o abbiano attivato il c.d. ruling internazionale o abbiano aderito al regime degli oneri documentali in materia di transfer pricing.
In un’ottica futura, l’implementazione di simili meccanismi potrà costituire una rilevante semplificazione nei rapporti tra contribuenti ed Agenzia delle Entrate, sicché non può che essere favorevolmente valutato l’avvio di uno studio su simili meccanismi.